MUSEO DI SANTA CATERINA, Piazzetta Mario Botter - Treviso |
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I lavori di costruzione della Chiesa
e del Convento di Santa Caterina, oggi sede principale dei Musei
Civici di Treviso, ebbero inizio nel 1346 nell’area della
città che era stata adibita a piazza della legna e che un tempo ospitava il Palazzo dei Da Camino, abbattuto dalla
furia del popolo nel 1318. |
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La costruzione della
Chiesa, iniziata durante la Pretura di Andrea Cornaro, fu ultimata
solo alla fine del 1300 a causa di numerose sospensioni. Al complesso
di Santa Caterina fu aggiunta anche la Cappella dei Innocenti (così
chiamata in ricordo appunto degli innocenti sacrificati da Erode),
che si suppone essere stata parte della costruzione del preesistente
Palazzo.
Da allora la sua destinazione d’uso, nell’arco della
storia, cambiò numerose volte passando da Chiesa del Convento
dei Servi di Maria, dedicata a Santa Caterina, a sede di altri ordini
religiosi. |
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La facciata esterna
della Chiesa è dominata, sopra la
porta, da una bifora realizzata in pietra d’Istria racchiusa
in un arco gotico.
Tali forme sono riprese anche all’interno nella grande
ed unica navata che offre alle pareti una ricca serie di affreschi
che si ripropongono nei due soffitti a crociera corrispondenti
ai due blocchi in cui la Chiesa risulta idealmente divisa
da un grande arco centrale a tutto sesto.
Durante l’occupazione napoleonica, nei primi anni dell’800,
il complesso di Santa Caterina diventò arsenale militare,
dal 1820 caserma ed in seguito, fino all’ultima guerra,
sede del Distretto Militare. |
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Durante
la sua storia il complesso fu sottoposto ad opere di ristrutturazione,
la più incisiva delle quali alla fine del 1500, periodo in
cui si presume siano stati coperti gli affreschi con uno strato
di intonaco rimosso solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale. |
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All’interno della Chiesa sono conservati ancora notevoli
affreschi tra cui anche alcuni di Tomaso da Modena, il più
noto dei quali è quello datato 1358, raffigurante Santa
Caterina, reggente in mano un modellino di Treviso.
Sono ben leggibili sull’affresco le parole in latino pronunciate
dalla Santa che intercede per la salvezza della città.
La Chiesa di Santa Caterina subì pesanti danneggiamenti
che coinvolsero l’abside maggiore durante la Guerra di
Cambrai. |
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Da poco
ultimati i restauri, il complesso di Santa Caterina, è divenuto
sede museale ospitante al suo interno gli affreschi delle Storie
di Sant’Orsola di Tomaso da Modena , uno dei capolavori assoluti
dell’arte italiana del XIV secolo, recuperate dalla Chiesa
di Santa Margherita a cura di Luigi Bailo nella seconda
metà del 1800. |
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A fine giugno 2007 è stata inaugurata la nuova Sezione Archeologica del Museo di Santa Caterina a Treviso; completamente risistemati sono stati gli allestimenti grazie anche all'intervento dell'arch. Dinah Casson che ha collaborato alla realizzazione degli spazi interni del British Galleries e del Victoria and Albert Museum.
Non si tratta quindi di una semplice diversa sistemazione del Museo di Santa Caterina, ma di un intervento finalizzato alla migliore valorizzazione del patrimonio archeologico trevigiano arricchito di nuovi pezzi frutto di recenti ritrovamenti a Treviso. |
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A novembre 2011 è stato restaurato un edeficio in Via Commenda 3, a Treviso che sarà adibito a deposito di quadri e di affrischi del Museo di Santa Caterina. |
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GLI
INTERNI E LE MOSTRE >>>> |
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