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PORTA SAN TOMASO - Treviso |
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Porta San Tomaso, posta in direzione
Nord di Treviso, eretta sotto la podestà di Paolo Nani ai primi
del ’500, è opera di Gugliemo D’Alzano di Bergamo anche se
la storia non esclude l’intervento di marmorari provenienti da Venezia,
in particolare i fratelli Lombardo. |
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La statua
posta sulla sommità della porta, non raffigura San Tomaso,
come riportato dalla tradizione popolare bensì San Paolo. La
storia anche se poco nota è precisa: il senato veneziano impose
al podestà di Treviso di dedicare la porta all’arcivescovo
di Canterbury San Tomaso Becket (nato a Londra ai primi del 1100,
morto nel 1170 e canonizzato qualche anno dopo da Papa Alessandro
III), ma Paolo Nani fece erigere sulla sommità della copertura
la statua raffigurante l’apostolo suo omonimo San Paolo. |
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Porta San Tomaso - 1846Incisione di Antonio Nani. (Biblioteca Comunale di Treviso) |
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Porta San Tomaso oggi |
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All’esterno sull’arco
centrale, è riportata la scritta: “Porta de San
Thomaso”, in dialetto veneto per le genti provenienti
da fuori Treviso, per lo più contadini. Sull’arco
rivolto verso la città, la stessa scritta è riportata
in lingua latina (Porta Sancti Thomae – Dominus custodiat
introitum et exitum tuum) a rimarcare la differenza tra la cultura
aristocratica del centro e la campagna. |
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Nell’arco della sua storia
il nome della porta cambiò: durante i moti risorgimentali divenne
“Porta Mazzini” e mantenne questo nome anche per alcuni
decenni dopo il 1900, finché non fu ripristinato quello attuale. |
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