MOSTRA ARTURO MARTINI. I CAPOLAVORI |
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Dal 1° aprile 2023 il Museo Bailo apre le porte al pubblico della mostra “Arturo Martini. I capolavori” a Treviso.
L’esposizione monografica dedicata allo scultore e pittore trevigiano segue il filo logico della precedente mostra Canova Gloria Trevigiana e mostra Antonio Carlini. Il maestro di Arturo Martini finalizzata a far conoscere i più grandi artisti trevigiani che con le loro opere hanno dato lustro alla Marca. Il percorso espositivo offre al visitatore la possibilità di ammirate le opere presenti nella collezione dei Musei Civici Trevigiani (peraltro stabilmente in mostra al Museo Bailo), e quelle provenienti da collezioni private e pubbliche.
Un viaggio che dimostra tutta l’attualità dello stile scultoreo e non solo di Arturo Martini. |
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Il percorso della mostra “Arturo Martini. I capolavori” si suddivide in cinque sezioni.
Fin dall’inizio il visitatore resta affascinato: ad accoglierlo all’entrata della mostra è la statua di Adamo ed Eva, dall’aspetto imponente.
La prima sezione è composta dalle statue in mostra permanente al Museo Bailo; è il periodo della giovinezza dell’artista trevigiano influenzato dallo stile di Antonio Carlini e Giorgio Martini.
In questo periodo l’artista partecipa alle sue prime esperienze espositive a Venezia, Treviso e ai periodi trascorsi a Monaco di Baviera e a Parigi dove viene a contatto con la cultura mitteleuropea.
La ceramica, il gesso ed il cemento sono le materie prime delle sue opere come l’Allegoria della terra, la Maternità e l’Allegoria del mare. |
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La seconda sezione della mostra su Arturo Martini si sofferma sui grandi capolavori realizzati che si collocano nella seconda metà del XX secolo come la statua de Il figliol prodigo, il Leone di Monterosso – Chimera, la Donna che nuota sott’acqua ed i grandi nudi come La Pisana e Donna al sole che colpiscono per la grazia e la sensualità.
Molte di queste opere sono presentate in ogni singola stanza per poterle godere singolarmente.
Di alcune sono esposti anche i bronzi preparatori e le tecnologie multimediali renderanno ancora più suggestiva la visita. In questa sezione si può ammirare Tobiolo, opera recensita nel ’35 da Il Corriere della Sera che sancì ufficialmente le capacità artistiche di Martini.
In seguito realizzerà una seconda versione di questa statua ritenuta più innovativa così come accadde per altre opere come la Tuffatrice e il Pugile in riposo.
Si potrà ammirare anche la Sposa felice realizzata negli anni 30. Fu esposta alla Quadriennale di Roma per la prima volta. In questa parte si potranno ammirare anche il gesso relativo alla statua Tito Livio. |
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La creatività di Arturo Martini è enfatizzata nella terza sezione della mostra che propone una serie di maioliche di dimensioni contenute. Il materiale di queste opere diede all’artista la possibilità di studiare nuove soluzioni e mettere le basi per altre future realizzazioni anche grazie alla collaborazione con l’ILCA di Nervi.
Pezzi di straordinaria bellezza che furono esposti alla mostra personale a Monza. Manufatti come le varie serie di animali, La fuga degli amanti, La Donna sdraiata, Visita al prigioniero, L’esploratore e Briganti testimoniano questo periodo artistico in parte influenzato dal suo viaggio a Napoli che gli permise di approfondire lo studio del movimento della figura.
A testimonianza di questa fase le opere quali Amazzoni spaventate, Salomone, Centometrista, Susanna, Morte di Saffo, Ratto delle Sabine e Laocoonte.
Protagonisti della quarta sezione della mostra “Arturo Martini. I capolavori” sono la pittura, la grafica ed i disegni con le cheramografie su argilla.
Si tratta di opere parte della collezione permanente del Museo Bailo integrate da altre mai esposte prima. I soggetti sono i temi religiosi di ispirazione medievale e nella produzione artistica relativa agli anni a Ca’ Pesaro. |
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La quinta sezione sorprende il visitatore per il loro valore artistico. È la parte che raccoglie le opere della maturità di Martini. Nelle prime sale si incontrano i bronzi realizzati negli anni ’20 del XX secolo oltre a disegni e pitture. Qui possiamo ammirare la Venere dei porti, capolavoro che comunica la sensazione della solitudine di una donna che attende l’amore.
Si tratta di uno delle statue della maturità artistica di Arturo Martini che si contraddistingue per le sue forme classiche di ispirazione greca; fu realizzata in terracotta intorno al 1925 ed acquisita negli anni ’30 da Comune di Treviso.
Il commiato al visitatore è offerto dalla statua Adamo ed Eva posta nel chiostro del museo.
La mostra, organizzata dal Comune di Treviso, è curata dal prof. Nico Stringa e Fabrizio Malachin, dirigente dei Musei Civici. |
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INFORMAZIONI SULLA MOSTRA ANTONIO CARLINI. IL MAESTRO DI ARTURO MARTINI |
La mostra “Arturo Martini. I capolavori” sarà aperta al pubblico dal 1° aprile al 30 luglio 2023 presso il Museo Luigi Bailo in Borgo Cavour, 24 a Treviso da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Lunedì chiuso.
BIGLIETTI:
- biglietto intero: € 9,00
- biglietto ridotto: € 6,00
Ingresso gratuito fino ai 18 anni.
Ingresso gratuito al museo per i residenti in provincia di Treviso:
- lunedì 10 aprile 2023, Pasquetta
- giovedì 27 aprile 2023, San Liberale
- Martedì 1° maggio 2023, Festa dei lavoratori
Per informazioni e prenotazioni GRUPPI: prenotazioni@museitreviso.it |
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PARCHEGGIO AUTO PER VISITARE LA MOSTRA SU MARTINI |
È possibile parcheggia in Borgo Cavour a Treviso sui parcheggi a pagamento (linee blu) o gratuitamente nel Parcheggio ex pattinodromo e raggiungere facilmente a piedi il Museo Bailo che dista 600 metri. |
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COME ARRIVARE AL MUSEO BAILO DI TREVISO |
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Per chi desidera raggiungere la sede della mostra “Arturo Martini. I capolavori” in treno sarà possibile scendere alla fermata Treviso Centrale e poi raggiungere a piedi il Museo in circa 10 minuti (1 km di strada a piedi).
Poco inferiore la distanza da percorrere a piedi dalla Stazione delle Corriere. |
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