PORTA SANTI QUARANTA - Treviso |
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Porta Santi Quaranta era situata circa
cento metri più indietro verso il centro di Treviso, quando
la cinta muraria medievale proteggeva i borghi della città, seguendo un perimetro più ristretto. |
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Porta Santi Quaranta - 1846
Incisione di Antonio Nani (Biblioteca Comunale di Treviso) |
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Coeva
di Porta San Tomaso, secondo la
storia, garantiva come garantisce tuttora, l’accesso a Treviso per
coloro che provenivano da Ovest (Padova, Montagnana, Vicenza, Castelfranco Veneto).
Porta Santi Quaranta si presenta con la facciata in pietra d’Istria
all’esterno, con tre archi di cui quello centrale più ampio.
Sul prospetto esterno della porta, la raffigurazione che spicca
su tutte è il leone alato, simbolo del potere di Venezia sulla
terraferma. |
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Alla fine del
1700, durante l’occupazione francese di Treviso, la lastra in pietra d'Istria raffigurante il leone alato
fu distrutta e fu rifatta, poi in seguito, su modello del precedente. |
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Porta Santi Quaranta, di impianto quadrato, si innalza
con un unico ordine di quattro lesene a reggere la robusta
trabeazione sottocornice in Pietra d’Istria. La facciata
interna invece, è semplicemente intonacata a meno delle
tre riquadrature dei tre archi. L’arco centrale era
decorato con una riproduzione pittorica del leone di San Marco (simbolo di Venezia),
ora resa illeggibile dalle intemperie. Il tetto è a
capriate di legno con copertura a coppi. Come le altre Porte
l’arco centrale è sormontato dal leone alato
veneziano. |
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Porta Santi Quaranta oggi |
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Anche nella Porta Santi Quaranta, come
in quella di San Tomaso, sulla facciata
sono presenti alcuni rilievi comprendenti il leone di Venezia ed alcuni
simboli araldici. Lo spazio interno è caratterizzato da volte a crociera reggenti un solaio che consente l’utilizzo
di un vano sottotetto.
Nella sua storia, Porta Santi Quaranta fu dotata di ponti levatoi:
uno per i carri ed uno per i pedoni; pronti ad essere ritirati in
caso di un attacco nemico. |
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Le Mura nei pressi di Porta Santi Quaranta |
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Con il passare del
tempo, ma soprattutto dei pericoli il ponte mobile lasciò
il posto ad uno realizzato in mattoni e decorato con pilastri
e bordi in pietra d’Istria. Sopra l’arco centrale
di Porta Santi Quaranta è leggibile la scritta indicante
il nome del manufatto: in latino per chi esce da Treviso (“Porta
Sanctorum Quadraginta”) ed in dialetto per chi vi entra
(“Porta Sancti Quaranta”), a marcare la differenza
tra l’aristocratico centro e la campagna fuori le mura.
L’intitolazione ai Quaranta Santi si rifà ad un
fatto: quaranta soldati, durante la
persecuzione di Licinio in Armenia, rifiutandosi di riconoscere
gli idoli furono fatti assiderare e poi bruciare. |
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Segno di fede e di sacrificio estremi,
come monito per chi venisse in città da questa parte.
Anche il nome di Porta Santi Quaranta cambiò nel periodo risorgimentale
in Porta Cavour per alcuni decenni per poi riacquistare l’antico
nome. |
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MOSTRE A PORTA SANTI QUARANTA A TREVISO |
Sabato 27 agosto 2011 alle ore 18.00 avrà luogo l'inaugurazione della mostra di pittura e scultura presso la Sala d'Arme di Porta Santi Quaranta a Treviso, dove sarà allestita una mostra d'arte collettiva fino all'11 settembre 2011. |
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La mostra d'arte presso la Porta Santi Quaranta di Treviso vedrà la partecipazione di artisti come: i pittori Giorgio Favaro, Franco Cattapan, Giancarlo Teardo e lo scultore Xirò - Ciro Zanetti.
La presentazione alla mostra in Borgo cavour a Treviso sarà curata dal giornalista e scrittore dott. Fabio C. Fioravanzi. |
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ORARI DELLA MOSTRA |
La mostra di pittura e scultura sarà aperta:
- Sabato: dalle 15:00 alle 19:00;
- Domenica: dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 20.00
La domenica (4a del mese) in cui avrà luogo il mercatino dell'antiquariato a Treviso la mostra in Sala d'Arme sarà aperta col seguente orario: dalle 9:00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00. |
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Per informazioni:
Associazione Artisti Trevigiani - Tel. 0422 300895 |
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Attualmente La Sala D'Arme di Porta Santi Quaranta è utilizzata come sede di periodiche mostre d'arte ed è sempre visitabile la quarta domenica del mese in occasione del mercatino dell'antiquariato Cose d'Altri Tempi. |
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