In questo contesto prende forma il conferimento del Sigillo disegnato da Carlo Scarpa alla storica dell'arte Adriana Alderolo da parte del Comitato Scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche la quale è stata l'ideatrice per conto dell'Università della Tuscia di questo lavoro in Cappadocia.
Uno studio che ha saputo valorizzare la storia e l'arte del paesaggio di quella regione della Turchia.
Il percorso espositivo della mostra Cappadocia. Il paesaggio nel grembo della roccia - 31a Edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino è suddiviso in quattro sezioni a cui corrispondono i quattro piani di Ca’ Scarpa, la nuova sede espositiva della Fondazione Benetton a Treviso frutto del restauro della Chiesa di Santa Maria Nova su progetto di Tobia Scarpa.
Al piano terra di Ca' Scarpa il visitatore trova esposta la documentazione fotografica dedicata al paesaggio della Valle delle Rose e della Valle Rossa con particolare riferimento all'agricoltura tradizionale sviluppata in questa regione di natura vulcanica.
Al piano primo della mostra il tema è quello della natura geologica: i differenti tipi di insediamenti rupestri dalle differenti architetture.
Al piano secondo di Ca Scarpa la terza sezione della mostra Cappadocia il paesaggio nel grembo della roccia la documentazione è dedicata al patrimonio pittorico degli antichi edifici religiosi alcuni dei quali ricavati nella roccia. Qui è possibile visionare il lavoro svolto in loco dagli esperti dell'Università degli Studi della Tuscia che da anni si occupa del recupero di questi manufatti.
Durante il percorso espositivo il visitatore avrà la possibilità di visionare il voluminoso materiale fotografico, mentre nell'ultima sezione, la quarta, la mostra consente la visione del film realizzato per il Premio che si alternerà al film Medea di Pier Paolo Pasolini realizzato nel 1969 ed ambientato proprio in queste valli della Cappadocia.
|