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VITA DI LORENZO LOTTO

La vita di Lorenzo Lotto ha inizio intorno al 1480 probabilmente a Venezia; ambiente permeato dalle personalità di del quale fu allievo e da due grandi maestri quali il Giorgione ed il Tiziano.

quinto treviso lotto
 
A questi primi anni della vita artistica del Lotto è attribuito l’affresco che forma il fondale del monumento Onigo presso la Chiesa di San Nicolò a Treviso; nonché la Madonna di San Pietro Martire, l’Allegoria ed i Paggi e la Pala dell’Assunta ad Asolo.
Sempre dell’epoca giovanile la Sacra Conversazione e la Pala di Santa Cristina collocata nella Chiesa di Santa Cristina a Quinto di Treviso.
 
Il Polittico di San Domenico è l’ultima delle opere realizzate nel periodo giovanile della vita di Lorenzo Lotto, periodo caratterizzato da un modo compositivo fortemente plastico dentro un disegno cristallino e con piani cromatici freddi a tonalità contrastanti.
 
Nel 1509 il pittore veneziano si reca a Roma dove viene a contatto con un ambiente artisticamente diverso, illuminato da artisti quali Raffaello, Michelangelo, Giulio Romano.
     
E’ probabile la collaborazione con Raffaello che sta dipingendo nelle Stanze Vaticane il Miracolo di Bolsena.
Nella vita del Lorenzo Lotto altra tappa importante è Bergamo dove giunse nel 1513. E’ questo il periodo più interessante dal punto di vista artistico in cui il pittore dimostra di aver capito la lezione romana; lo troviamo autore di alcune importanti opere quali: la Pala di San Bartolomeo, la Pala di San Bernardino, la Pala di Santo Spirito, le Nozze di Santa Caterina, i ritratti dei coniugi Casotti – Brembate.
 
Dopo un breve intervallo, nel 1514 a Venezia, la vita del Lotto trova la sua continuazione a Bergamo dove l’artista compie la decorazione della Cappella Suardi a Trescore, improntata ad una briosa impaginazione di scene mistiche, ma anche popolari ed agresti; uno stile simile si ritrova in seguito negli affreschi delle Storie della Vergine in San Michele al Pozzo Bianco sempre a Bergamo. All’ampiezza compositiva romana si aggiunge la ricchezza e qualità cromatiche di origine veneta.
 
Alla produzione artistica bergamasca si alternano viaggi nelle Marche dove Lorenzo Lotto dipinge la Pala per San Francesco a Monte.
Dopo il 1525 Lorenzo Lotto torna a Venezia dove esegue opere di importanza minore, apprezzate da un pubblico più interessato ad una produzione artistica ormai orientata sulla poetica e sulla iconografia del grande Tiziano.
 
Gli anni successivi della vita del Lotto trascorrono nelle Marche intervallati da qualche breve ritorno a Venezia; nelle Marche Lorenzo Lotto dipinge la Santa Lucia in Giudizio e la Crocefissione di Santa Maria a Monte San Giusto e poi, dopo un decennio, la Pala della Madonna del Rosario in San Domenico a Cingoli.
 
Negli ultimi anni di vita Lotto si stabilisce ad Ancona e poi a Loreto in convento. In questo ambito il pittore veneziano dipinge la Presentazione al Tempio in cui, quasi come risultato di una ricerca introspettiva, ritrova lo stile degli anni migliori.
 
 
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