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MOSTRA “IL RACCONTO DELLA MONTAGNA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO” A CONEGLIANO

Dal 12 giugno all’8 dicembre 2020
 
La mostra “Il racconto della montagna tra Ottocento e Novecento” ospitata a Conegliano presso Palazzo Sarcinelli vede protagonisti le Dolomiti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto descritte ed illustrate attraverso pubblicazioni, stampe, quadri, manifesti e documenti cartografici inediti risalenti al XIX e XX secolo.
La mostra sulla montagna a Conegliano, curata da Franca Lugato e Giandomenico Romanelli, rappresenta la terza esposizione che sviluppa il tema del paesaggio nella pittura veneta in qyuesto arco temporale.
corsa sole donne mostra il racconto della montagna tra ottocento e novecento a conegliano
   
Il desiderio da parte dell’uomo di raggiungere quelle cime che fino ad allora erano rimaste inviolate ed il conseguente sviluppo dell’ alpinismo e del turismo in montagna influenzarono la pittura di quel periodo.  
   
Tanto che la pittura italiana di veduta si sviluppò proprio tra il 1850 ed il 1930. La mostra “Il racconto della montagna tra Ottocento e Novecento”, promossa da Civita Tre Venezie e dal Comune di Conegliano, gode del patrocinio della Fondazione Cortina 2021.  
   
Le opere in mostra provenienti dalla Moderna Galleria di Zagabria, dalla Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine, dall’Istituto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia furono realizzate, tra l’altro, da Teodoro Wolf Ferrari, Gabril Jurkić, Guglielmo Ciardi, Carlo Costantino Tagliabue, Edward Theodore Compton, Ugo Flumiani, Giovanni Napoleone Pellis, Marco Davanzo, Traiano Chitarin, Giovanni Salviati, Millo Bortoluzzi e Francesco Sartorelli.  
   
Il primo documento che apre il percorso espositivo della mostra sulla montagna è il libro The Dolomite Mountains del 1864 scritto da George Cheetham Churchill e Josiah Gilbert che attraverso disegni, illustrazioni ad acquarello e descrizioni.
Si tratta di un’opera importante frutto di esplorazioni di quelle aree meno note delle Dolomiti: Tirolo, Carinzia e Dolomiti Friulane.
 
 
La pubblicazione contribuì a rendere maggiormente conosciute queste montagne in Inghilterra ed a comprenderle nel Tour Alpino tanto di moda tra l’aristocrazia anglosassone di metà XIX secolo.
La montagna era di moda tanto da in quel periodo tanto che nuove esplorazioni cominciarono dalle Alpi a partire dal confine Italia – Francia: Alpi Marittime, Alpi Cozie, Alpi Graie, Alpi di Provenza, Alpi del Delfinato, Alpi di Provenza.
 
Proprio nella seconda metà del 1800 e gli inizi del 1900 emergono due importanti figure legate alle Dolomiti ed al loro modo di interpretarle.
   
Napoleone Cozzi che non fu solo alpinista, ma anche pittore e che cambio in parte il modo di concepire l’alpinismo gettando le basi di quello che in seguito diventò l’arrampicata sportiva che iniziò in Val Rosandra e che fu poi continuata da Emilio Comici che in questo luogo creò la prima palestra per rocciatori.
Tra le imprese di Napoleone Cozzi quello di aver aperto una nuova via sul Campanile di Val Montanaia oltre ad ardite ascensioni nelle Alpi Carniche, sul Monte Cridola e sul Monte Civetta.
L’Archivio della Società Alpina delle Giulie di Trieste conserva ancora il materiale documentativo di Napoleone Cozzi realizzato durante le sue imprese.
 
 
Irene Pigatti fu tra le prime alpiniste italiane in un’epoca in cui l’alpinismo era appannaggio del mondo maschile.
Tra le vette conquistate ci sono il Monte Cristallo, il Cimon del Froppa, Marmolada, Monte Civetta, una delle Pale di San Martino di Castrozza, la Cima Manera, il Monte Pelmo ed il Monte Antelao.
L’entusiasmo, l’interesse e la voglia di scoprire le Dolomiti trovo nei Manifesti Salce un mezzo di espressione che contribuì alla promozione e diffusione degli sport invernali.
 
 
 

QUADRI ESPOSTI ALLA MOSTRA “IL RACCONTO DELLA MONTAGNA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO”

Tra i quadri esposti alla mostra ci sono:

Giovanni Napoleone Pellis Ciconicco, Fagagna 1888 – Valbruna 1962 Il viatico in montagna (accompagnamento del viatico), 1921-22 Olio su tela, cm 178 x 336 Casa Cavazzini, Udine

Taccuino Cozzi n°1
Società Alpina delle Giulie, Trieste

Giovanni Napoleone Pellis. Ciconicco, Fagagna 1888 – Valbruna 1962. Il viatico in montagna (accompagnamento del viatico), 1921-22. Olio su tela, cm 178 x 336. Casa Cavazzini, Udine

Gabriel Jurkić (1886-1974)
Paesaggio, 1919 olio su tela, 50 x 150 cm inv.
MG-3102 Zagabria, Moderna Galerija

Taccuino Cozzi n°3
Società Alpina delle Giulie, Trieste

Ugo Flumiani Trieste 1876 – 1939
Da Tarvisio. I nuovi confini della Patria, primo quarto XX secolo Olio su cartone, cm 35 X 48,5
Società Alpina delle Giulie, Trieste

Ambito italiano Dolomiti, 1910 - 1925 ca
Cromolitografia, 88 x 116 cm inv. 05347
Museo Collezione Salce, Treviso

   
   

Ugo Flumiani Trieste 1876 – 1939 Monte Mangart.
Rifugio Sillani, primo quarto XX secolo Olio su cartone, cm 55 X 70
Società Alpina delle Giulie, Trieste

Lenhart Franz Trentino, 1947 ca
Cromolitografia, 100 x 70 cm
inv 21329 Museo Collezione Salce, Treviso

Traiano Chitarin Giuliva alba del Grappa
1924 olio su tela, 200 x 140 cm inv. A/1051
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia

Giovanni Salviati La Marmolada Galleria Nuova Arcadia di L. Franchi Padova

Giovanni Salviati, Cime di Lavaredo Galleria Nuova Arcadia di L. Franchi Padova

 
     
     
     

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA "IL RACCONTO DELLA MONTAGNA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO"

In occasione dell’apertura della mostra “Il racconto della montagna tra Ottocento e Novecento” a Palazzo Sarcinelli sarà possibile visitare le opere esposte gratuitamente dalle ore 11:00 alle ore 19:00.

I curatori della mostra organizzano per le ore 12:30 dello stesso giorno la visita guidata gratuita fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazione non necessaria.

Nelle prossime settimane saranno organizzate alcune visite didattiche finalizzate ad integrare il percorso espositivo e saranno curate da Astarte Servizi Culturali, l’Associazione culturale Aregoladarte e da Civita Tre Venezie.

Per informazioni e prenotazioni:

- tel: +39 349.4107020

- e.mail: info@astartesc.it

Terminata la mostra sulla montagna il 23 dicembre 2020 aprirà al pubblico la mostra Steve McCurry. Icons sempre a Palazzo Sarcinelli.

   
     
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